Le origini della Razza Bovina Reggiana sono molto antiche, infatti fonti storiche la fanno risalire ai bovini giunti nel nostro paese con le invasioni barbariche. Ancora oggi sono presenti nelle zone dell’Europa Orientale da dove giunsero quelle popolazioni, razze bovine con tratti comuni e con caratteristiche simili a quelle che ritroviamo oggi nella Razza Reggiana.
Questi bovini erano già diffusi nel territorio reggiano e parmense sette secoli fa, quando si hanno le prime notizie certe di quel formaggio poi conosciuto come Parmigiano Reggiano. Da allora e sino ad oggi i destini della razza sono stati legati a questa produzione; la Reggiana può quindi fregiarsi giustamente del titolo di “madre” del formaggio Parmigiano Reggiano. Molti sono gli elementi che differenziano e caratterizzano la razza Reggiana; un animale di buona taglia, leggermente superiore alla media della specie, con tronco lungo e testa distinta e con il mantello rosso-fromentino uniforme, da cui il nome di “vacca rossa”. Per molto tempo è stata la principale razza allevata in provincia di Reggio Emilia e nelle zone limitrofe delle province di Parma e Modena, tanto che negli anni cinquanta contava 130.000 capi, successivamente è iniziato un periododi declino dovuto all’introduzione di razze più produttive in termini di quantità del latte a scapito della qualità del latte, tanto che nel 1982 si è raggiunto il livello minimo delle consistenze con appena 900 capi. In passato, quando la nostra bovina dal mantello rosso aveva anche il compito di fornire forza lavoro nei campi, la Reggiana era considerata razza a triplice attitudine (latte, carne e lavoro); oggi però, dopo anni di attività selettiva da parte degli allevatori la si può considerare a tutti gli effetti ad attitudine esclusiva per la produzione di latte di qualità.
Le orgini della Razza Bovina Reggiana
Le origini della Razza Bovina Reggiana sono molto antiche, infatti fonti storiche la fanno risalire ai bovini giunti nel nostro paese con le invasioni barbariche. Ancora oggi sono presenti nelle zone dell’Europa Orientale da dove giunsero quelle popolazioni, razze bovine con tratti comuni e con caratteristiche simili a quelle che ritroviamo oggi nella Razza Reggiana. Questi bovini erano già diffusi nel territorio reggiano e parmense sette secoli fa, quando si hanno le prime notizie certe di quel formaggio poi conosciuto come Parmigiano Reggiano. Da allora e sino ad oggi i destini della razza sono stati legati a questa produzione; la Reggiana può quindi fregiarsi giustamente del titolo di “madre” del formaggio Parmigiano Reggiano. Molti sono gli elementi che differenziano e caratterizzano la razza Reggiana; un animale di buona taglia, leggermente superiore alla media della specie, con tronco lungo e testa distinta e con il mantello rosso-fromentino uniforme, da cui il nome di “vacca rossa“. Per molto tempo è stata la principale razza allevata in provincia di Reggio Emilia e nelle zone limitrofe delle province di Parma e Modena, tanto che negli anni cinquanta contava 130.000 capi, successivamente è iniziato un periododi declino dovuto all’introduzione di razze più produttive in termini di quantità del latte a scapito della qualità del latte, tanto che nel 1982 si è raggiunto il livello minimo delle consistenze con appena 900 capi. In passato, quando la nostra bovina dal mantello rosso aveva anche il compito di fornire forza lavoro nei campi, la Reggiana era considerata razza a triplice attitudine (latte, carne e lavoro); oggi però, dopo anni di attività selettiva da parte degli allevatori la si può considerare a tutti gli effetti ad attitudine esclusiva per la produzione di latte di qualità.